Jacopo Fo ha appena pubblicato sul Fatto Quotidiano Guerra con i figli adolescenti, un pezzo in cui esordisce avvertendo che “farò felici i lettori reazionari del Fatto ammettendo un grosso errore combinato da buona parte di noi progressisti. Abbiamo sbagliato qualche cosa con i nostri figli.”
Nell’articolo, un ottimo spunto per riflessioni serie, come è sempre per me tutto quello che ho letto finora di Jacopo Fo, l’autore dice, fra le altre cose, che (riassumendo al massimo, leggetevi l’articolo perché vale):
i giovani hanno un disperato bisogno di misurarsi, di vedere che cosa sono capaci di fare, di sperimentare la passione
le popolazioni primitive, saggiamente, affrontano questo problema facendo percorrere ai giovanissimi un preciso percorso basato su prove di coraggio e abilità
serve una scuola che non insegni solo teorie, ma faccia lavorare con le mani
…E modi di abitare che permettano a molti ragazzi di crescere assieme
Riconosco io per primo che ci vuole un po’ di sforzo per vedere il legame; sono quasi certo che Jacopo Fo non ce lo abbia visto nè abbia voluto far vedere proprio quello. Per quanto ne so, è possibilissimo anche che lui non sia minimamente d’accordo col collegamento che io ho fatto leggendo quel suo articolo.
Però a me quella proposta per i giovani… ricorda tanto quella dello Scoutismo, quando viene fatto come si deve.