“nell’ultimo trentennio abbiamo sommerso sotto cemento e asfalto un quinto dell’Italia… tra tre o quattro generazioni tutta l’Italia sara consumata e finita. L’Italia e dunque un paese a termine”. Questo vent’anni fa. Da allora e andata anche peggio), grazie a governi e amministrazioni locali di tutti i colori. E il futuro?
Oggi gli Italiani hanno sempre meno lavoro. Nei prossimi decenni invecchieranno e, anche se aumenteranno di numero, non lo faranno certo con lo stesso ritmo del cemento (cioe non avranno certo bisogno di molte case in piu rispetto a quelle che gia esistono oggi). Pero continuano a lasciar approvare piani, spesso finanziati con i loro soldi, che da anni creano quasi solo posti di lavoro che gli Italiani non vogliono o non riescono ad avere e prodotti (case e strade) che fra pochi anni potrebbero essere in quantita molto maggiore rispetto alla domanda. Mentre il nostro settore edilizio avrebbe comunque da fare a volonta per rifare o sostituire tante infrastrutture fatiscenti, tipo scuole e ospedali insicuri. Furbi!