L’immagine che vedete qui a fianco e una schermata parziale dell’ultima inchiesta di Repubblica, che vi invito caldamente a leggere, sulle acque perdute. Il motivo per cui la pubblico e che, come dimostrano i titoli nell’immagine e altri nella stessa pagina, quell’inchiesta sembra l’ennesima prova di quanto dicevo ben prima del referendum (che comunque era importante e necessario): se non sono davvero aperti tutti i DATI relativi alla sua gestione, che l’acqua o gli acquedotti siano pubblici o privati fa poca o nessuna differenza:
Municipalizzate, dopo il referendum nessuna ha tagliato le tariffe
Sprechi, furti, allacci abusivi l’acqua “rubata” di Palermo
il 70% dell’acqua si ‘perde’ nei campi
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