Uno studio della Bicocca (vedi link a fondo pagina per l’articolo completo) dice diverse cose su questo argomento. Alcune, che cito qui sotto, mi spingono a suggerire agli universitari presenti e futuri, e anche iai loro genitori, le domande poste in corsivo sotto a ogni citazione.

“la crisi porta i giovani con in tasca il sudatissimo pezzo di carta a ricoprire in molti casi un ruolo da impiegati”

messa così sembra quasi che i lavori “da impiegati”, o equivalenti, siano roba infima, di cui vergognarsi. Non è un po’ eccessivo?

“almeno un laureato su due va a svolgere mansioni legate alla produzione e quindi più ‘concrete’, rispetto all’impiego in settori specializzati…In molti casi questi neoassunti sono giovani specializzati che vengono despecializzati”

In buona parte questo è colpa della globalizzazione per cui anche lavori “specializzati” vanno all’estero. Ma ce lo ricordiamo che in parte è dovuto al fatto che tanti lavori “specializzati” in realtà erano fuffa che in tempi di crisi non ci si può più permettere? O che certe specializzazioni in realtà non hanno mai avuto nessuna prospettiva occupazionale seria, quindi non valeva certo la pena di sceglierle come strumento per trovare più facilmente lavoro?

“il fenomeno si spiega con un aumento di offerta di lavoro qualificata: Cresce la scolarizzazione,e consente di scegliere giovani che sanno usare gli strumenti informatici e Internet”

Pensate davvero che oggi “saper usare gli strumenti informatici e Internet” sia essere “offerta di lavoro qualificata”? Se è così avete un problema grosso, quello ormai è un prerequisito essenziale, non un valore aggiunto. Idem se pensate che “saper usare gli strumenti informatici e Internet” significhi solo “saper usare Word, Excel, Powerpoint e Google”

Invito finale: le provocazioni qui sopra non significano affatto che oggi non vale più la pena di avere una laurea, o forse dovremmo dire “una cultura di livello universitario”, anzi! Oggi è ancora più necessario che in passato. Basta accettare davvero il fatto che oggi prendere una laurea è una bella idea per tante buone ragioni, ma mai come mezzo per trovare un qualsiasi posto di lavoro (buono o meno). Come diceva Krugman parlando proprio del “pezzo di carta” e dei lavori che i laureati non trovano più: se vogliamo una società più prospera ed equa, l’educazione non è la risposta.

Per saperne di più, leggete qui (perché dovreste? Ecco perche’)