Disgustosa com’è, la storia dei biglietti ATAC clonati ed eventuali fondi neri potrebbe essere la buona occasione per capire anche un’altra cosa:
perché a Roma non si è mai voluto far niente, da decenni, per impedire ai furbi di entrare in bus e metro senza alcun biglietto, vero o clonato che fosse? Perché, per esempio, gli autobus dell’ATAC non sono fatti come questo?
A Roma, sull’autobus sali tranquillamente da dietro e basta, senza alcun controllo. Scavalcare i tornelli della metropolitana, o addirittura passarci attraverso, è un problema solo per chi è sovrappeso, anziano o ha una gamba rotta. Certi ragazzini sembrano farlo solo PER PRINCIPIO, ti pare che sono così imbranato da non riuscire a saltare un metro?
In tante altre parti del mondo, invece, le cose vanno da sempre come vedete nelle figure: l’autista dell’autobus è anche bigliettaio e i tornelli sono veri, non attraversabili senza alcuno sforzo. Se qualcuno riesce a rifilarti un biglietto clonato quello è un altro problema da risolvere a parte, ma lì senza alcun biglietto non passi. Perché a Roma (ripeto: da decenni) non si è mai voluto far viaggiare così? Quanto è costato in mancati incassi?
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