Dice oggi il Corriere che, riassumendo, l’aborto in Italia è in calo notevole, e nessuno sa bene perché:
- Per la prima volta da quando esiste la legge 194.. gli interventi sono scesi sotto la soglia dei 100 mila… un traguardo inimmaginabile nel 1982
- “Di crollo comunque si può parlare, parallelo a quello delle nascite“
- Merito dei consultori? “Può darsi”
- La pillola? Credo abbia un ruolo marginale [dice] dubbioso Emilio Arisi, presidente della Società di medicina italiana contraccezione
- Obiezione di coscienza? No, se a livello nazionale “i non obiettori in organico sono in numero adeguato”
Ma allora, il crollo dell’aborto sotto la soglia dei 100 mila come si spiega? “Ce lo stiamo chiedendo tutti”, rispondono gli operatori, lasciandomi davvero perplesso. Ma non le leggono le loro riviste specializzate, o i giornali, o almeno i titoli degli articoli di giornale che li riguardano?
Voglio dire, lo so che in generale troppi professionisti italiani (inclusi, sicuramente, tanti medici e insegnanti) NON leggono niente se non ci sono costretti. Così come è vero che che l’aborto, comunque uno la pensi in materia, è un discorso difficile e molto vasto, e che io non sono un medico.
Però mi pare evidente che una delle tante risposte per quel calo che gli specialisti non si spiegano in un articolo di oggi è il titolo di un altro articolo uscito ieri:
insomma, e ovviamente senza dare alcun giudizio o opinione: se il calo della fertilità è di dominio pubblico da almeno tre anni, perché in un articolo del genere non è menzionato?