Oggi, prima di tutto, VOTATE (x). Quello che vi pare, ma VOTATE (x). Ma subito dopo, vi consiglio caldamente di:
- non dimenticare una caratteristica fondamentale dell’attuale legge elettorale,la cui descrizione completa è qui:
- dopo aver votato, non pensarci più FINO A MARTEDÌ SERA. La conseguenza inevitabile del punto 1 è che, almeno fino a martedì sera, qualsiasi resoconto, analisi, dibattito TV e simili sarà molto, ma molto più campato in aria che in passato, fatto solo per riempire a forza lo spazio fra due serie di spot. No, grazie. Personalmente, ho tutte le intenzioni di:
- non sentire o leggere proprio NIENTE sulle elezioni fino a martedì sera. Onestamente non so se ci riuscirò, ma vi assicuro che ci proverò seriamente.
- ma in ogni caso: NIENTE SOCIAL FINO A MARTEDÌ SERA, perchè leggere o discutere di roba così incerta su Facebook o Twitter sarebbe ancora più inutile. Fra l’altro, far sparire le elezioni da Facebook, o dai trend di Twitter, per due giorni, potrebbe essere il miglior modo possibile di far sapere “a loro” che un certo modo di fare e comunicare politica vi ha stufato. Pensateci.
- sullo stesso tema: per caso se siete di quelli che un minuto dopo la chiusura dei seggi “ancora non sappiamo i risultati! Che inciviltà, che arretratezza. Ah, se avessimo il voto elettronico…”: state male. Sul serio. Procuratevi aria fresca e sonno a sufficienza, al limite aiuto professionale, non certo il voto elettronico. Di tutti i motivi, comunque insufficienti, per chiedere una cosa del genere, non poter aspettare uno o due giorni ogni cinque anni per avere un risultato assolutamente sicuro è quello più ridicolo
Ci vediamo martedì. Condividete questo invito, e poi staccate pure voi, datemi retta.
(x) se “non vi sentite rappresentati”, vi passo questo pensierino letto ieri su Internet: “mai come questa volta c’è di tutto e di più, e sorge spontanea la domanda : ma chi cavolo siete? Marziani eccellenti, da non sentirvi rappresentati? Scendete dal piedistallo, dai!”