politica

  • In che anno siamo?

    Guai a voi se fate clic, o anche se solo muovete il cursore per leggere che indirizzo c’è sotto ai link che seguono, prima di rispondere a questa domanda:

  • Uno degli argomenti della settimana è l’ondata di dimissioni più o meno paracule dei presidenti delle Province. Poiché pensano che questa volta (non per visioni politiche di lungo respiro, solo perché sono finiti i soldi) tante Province spariranno, se ne chiamano fuori in tempo per cercare un posto libero in Parlamento. A me mosse del genere danno fastidio per principio, in generale, almeno da quando Rutelli si candidò alle Europee del ‘99.
  • #listaouting, cioè una lista di politici italiani gay, e appena uscita su Internet. Ovviamente e diventata subito un argomento del giorno su Twitter. Altrettanto ovviamente la maggior parte dei commenti sul tema su Twitter non sono realmente intelligenti, divertenti, di buon gusto e/o necessari. Con qualche eccezione: Imbecilla: A quando la lista dei politici criminali, ma fuori dal carcere? Gattonico: dalla #listaouting una notizia sconcertante (e tutta da verificare): xxx sarebbe un politico Edo94_Italy: #listaouting Ma a noi… che ce frega?
  • Ogni tanto trovi articoli di americani che parlano solo dell’America, ma ti sembra che invece stiano parlando dell’Italia di oggi, che sappiano gli affari nostri benissimo e non si capisce come. Diceva poi qualcuno che se riescono a farti fare le domande sbagliate, le risposte non contano. e per questo che, subito dopo averlo trovato, traduco le frasi piu significative di You vs Corporations, scritto a settembre 2010 da Barry Ritholz:
  • Ad aprile 2008, dopo le elezioni politiche e prima dei ballottaggi a Roma, vidi sul sito di un noto blogger di sinistra un commento che mi piacque talmente da farmene una copia su file, poichè mi sembrava una diagnosi molto chiara e concisa di qualcosa che non andava in Italia. Appena ho ritrovato quel file, ho realizzato che la pagina da cui l’avevo copiato non è più online. Oggi mezza Italia sta su Facebook e pare che il quorum ai referendum si sia raggiunto proprio grazie alla Rete, cioè che le cose siano notevolmente migliorate rispetto a quei commenti del 2008.
  • Immigrazione, rifiuti e inquinamento: tre enormi problemi dell’Italia di oggi. Mentre maggioranza e opposizione propongono soluzioni spesso molto simili, qualcun altro forse sta “risolvendo” quei problemi per loro, a modo suo ovviamente: Dicembre 2010: Immigrati, ne arrivano sempre di meno: e la crisi italiana a respingerne oltre 100 mila (non piu cosi oggi, forse, ma solo per una serie di guerre e rivoluzioni in Africa) Giugno 2011: Produciamo meno pattume. Ma per la crisi Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2008 e riferiscono di un calo dello 0,22%.
  • Leggo, come tutti, tanti annunci che siamo in crisi economica terminale, che non dobbiamo “fare la fine della Grecia”, che dobbiamo fare immensi sacrifici e tagliare immensi sprechi. Poi, ovviamente, su quali sono gli sprechi e come tagliarli ci sono milioni di opinioni. C’e chi vuole cancellare tutti o quasi i servizi pubblici, chi l’evasione fiscale, chi la burocrazia (vedi ad esempio i suggerimenti sull’argomento di Jacopo Fo. Io non ho certo una risposta completa su come uscire dalla crisi.
  • Lo sapevo gia, ma oggi l’ho trovato spiegato in modo succinto, semplice e inattaccabile, insieme a un monito, da Rebecca MacKinnon: "è ora di piantarla di sprecare tempo a discutere se Internet aiuta di più i o buoni o i cattivi. Internet aiuta tutti quelli che sanno usarla meglio a raggiungere i loro obiettivi, quali che siano." L’altro punto forte dell’articolo, cioe il monito, e questo: "non possiamo assumere che Internet si svilupperà a favore dei cittadini senza una pressione forte e continua dell'opinione pubblica, che assicuri che governi e tecnologia siano davvero al servizio delle persone, anziché il contrario"
  • In questi giorni c’e un politico sotto osservazione della Polizia che ha detto, commentando le accuse rivoltegli, una cosa molto rivelatrice. Chi e non ha importanza, se ci tenete proprio a saperlo scopritelo da soli. A giudicare da certi atteggiamenti, quello che ha detto avrebbero potuto dirlo, e forse l’hanno effettivamente detto, tanti altri nella stessa situazione, da una parte e dall’altra. e quello che ha detto che e importante. Ma insomma, che ha detto?