Leggo su Linea Amica (portale del Governo Italiano) che e nata la Bussola della Trasparenza, il cui obiettivo principale e:

sostenere le amministrazioni pubbliche, anche attraverso il coinvolgimento diretto dei cittadini, nel miglioramento continuo dei servizi e delle informazioni offerte online.

Il primo scandalo della PA italiana, in una schermata /img/bussolatrasparenza.png

Ottimo! Ci vado subito, clicco su “Confronta i siti” (di due Pubbliche Amministrazioni, per vedere quale e piu efficiente) e ottengo la pagina in questa schermata, che per prima cosa dice (grassetti miei):

Si invitano le amministrazioni a predisporre non solo le sezioni in conformita a quanto richiesto dalle linee guida per i siti web ma anche ad inserire, nelle rispettive sezioni, i contenuti obbligatori per legge.

Si, avete letto bene. Lo Stato Italiano, perche quello e un sito ufficiale, mica la bacheca Facebook di Jersey Shore, mette nero su bianco che non puo fare altro che “invitare” le amministrazioni locali a fare quello che e obbligatorio per legge.

Invece di dire qualcosa tipo “ricordiamo ai dirigenti pubblici interessati che certe cose dovreste averle gia fatte da un pezzo, quindi se vi becchiamo sono c…i vostri”. Scherziamo?

Non chiedo mica niente di particolare, semplicemente lo stesso approccio formalmente cortese ma inflessibile che lo stesso Stato usa con noi quando ci dice di pagare multe, canone RAI, IMU…

Invitare?!? A fare qualcosa che nella stessa frase e dichiarato obbligatorio per legge? Scusate, ma se uno Stato non puo permettersi di dire (alle sue stesse parti, non a qualche dissidente) senza finti scrupoli, complessi di colpa o giri di parole inutili “signori, la legge la sapete gia e siete i primi che hanno l’obbligo di rispettarla, regolatevi”.. che cavolo di Stato e? E a che serve che faccia Agende Digitali e tante altre belle cose che di fatto rimangono sempre allo stato di “cortese suggerimento” (*)? Quelli puo farli chiunque di noi da solo.

Quella schermata e deprimente, soprattutto perche non e un caso isolato, ma una delle ragioni principali per cui le pubbliche amministrazioni stanno come stanno. Si legifera a tutto spiano, ma mai in modi che costringano chi dovrebbe fare una cosa a farla (*).

(*) “nella PA il nuovo CAD non esiste perche privo dei decreti attuativi”