Dice il Corriere della Sera che nella riforma della Difesa potrebbe esserci “Per i cinquantenni esenzione dal servizio di 10 anni con l’85% di stipendio. Resta anche il diritto alla pensione piena”.
Dice sempre il Corriere che questo “bonus decennale per le forze armate in (libera) uscita” verra inserito nel codice dell’ordinamento militare a meno che Camera e Senato non si mettano di traverso in modo plateale (e solo previsto un loro parere) spingendo il governo a ripensarci.”
Fortunatamente, continua l’articolo, c’e gia chi ha impugnato le armi (battutaccia mia, ma ci sta tutta) per combattere questa “oscenità”.
Domanda: sicuri che sia una cattiva idea? Sicuri che, invece, non ci converrebbe fare cosi subito e d’ufficio, (a patto che il bonus non fosse cumulabile!) non solo per i militari, ma anche per tutti quegli altri dipendenti, di tutte le PA e dei famosi Enti Inutili che nessuno riesce mai ad abolire, ma tutto sommato non fanno nulla di veramente necessario?
Tenere tutte queste persone, militari e non, “a meritarsi lo stipendio”, cioè in servizio, significa continuare a pagare, per chissa quanto tempo, molto piu del loro stipendio: uffici, alloggi, caserme, tutte le relative bollette e forniture dalla carta a mense o buoni pasto, parcheggi e auto di servizio, più tutti i costi indiretti del traffico e inquinamento che aggraverebbero ogni giorno per andare al “lavoro”… Ne vale la pena se quel “lavoro” non serve davvero?
Siamo sicuri che, tagliando oltre al 15% di stipendi degli interessati anche tutti quegli altri costi, non verrebbero fuori soldi per cose e servizi che servono davvero (quali, cioe se F35 o infermieri, si può discutere a parte), senza tagli e rinunce su cose che invece non andrebbero toccate?
Ecco, confesso che a me quell’articolo ha provocato domande del genere. Magari sono domande cretine la cui risposta è “no, non converrebbe affatto e ora te lo dimostro”. Magari, perché io non sono affatto sicuro di quale sia, la risposta. E in ogni caso non pretenderei certo di farne una regola o filosofia generale. Dico solo che, tanto per curiosita, il “costo” di una manovra una tantum come questa, oggi in Italia, mi piacerebbe vederlo.
Nota bene: chi scrive non è affatto uno degli eventuali beneficiari di questa proposta (ne lo sono i suoi parenti): e solo uno di quelli che, oggi come oggi, di fatto paga SIA stipendi CHE “cornice” anche per servizi che tutto sommato non servono.