Oggi la stampa annuncia (vedi per esempio su Repubblica il Test d’italiano ed educazione civica che gli immigrati dovranno superare per ottenere e mantenere il permesso di soggiorno: chi fa almeno trenta punti può stare, chi scende a zero via. Per passare il test gli immigrati “dovranno imparare come funzionano il Parlamento e il governo, cosa dice la Costituzione, come si usa un congiuntivo, quali sono le regole civiche del nostro Paese”. Interessante, ma…

…perché devono farlo solo gli immigrati?

  • Quanti Italiani purosangue da sette generazioni fallirebbero miseramente un test del genere?

  • Quanti politici? Quanti dirigenti pubblici e privati?

  • Come sarebbe l’Italia se anche tutti gli Italiani che ignorano completamente quelle nozioni, o si comportano a tutti gli effetti come se le ignorassero venissero espulsi sistematicamente?

A voi le risposte. Non so se e quanto e come il test è un’idea valida per gli immigrati e quali effetti avrà in quel campo. In ogni caso, personalmente spero che il test, anche solo per curiosità, venga effettuato sistematicamente in tutte le scuole italiane. E ne propongo da subito il superamento come condizione obbligatoria anche per tutti coloro che aspirano a qualsiasi carica o impiego pubblico, da Senatore a spazzino del Comune più sperduto.

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