La storia completa del volo MH370, scomparso ormai quasi venti giorni fa, continua a rimanere un mistero per parecchi esperti. Il grande pubblico (me incluso) ne capisce ancora meno. Quasi sempre perché non ha competenze specifiche, a volte perché giornali e TV gli rendono la vita davvero difficile. Per esempio, con questa perla (grassetti miei):

La variazione della lunghezza d’onda dei segnali non può rilevare velocità e direzione di un velivolo e neppure la sua esatta posizione. Definisce però la zona in cui si trova e lo spostamento tra un segnale e l’altro, permette di ricavare rotta e rapidità.

Io non sono un pilota o un esperto di aviazione. Però, da semplice italiano che legge e cerca di scrivere meglio possibile, “rotta” e “rapidità” mi sembrano tanto, se non proprio sinonimi esatti, termini strettamente correlati a “direzione” e, rispettivamente, “velocità”. Cioè a me sembra proprio che la seconda frase dica, in sostanza, il contrario o quasi della prima.

Ma chi scrive, corregge, pubblica queste cose lo sa di essere un personaggio di Tullio De Mauro?

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