Venerdì sera, quasi d’improvviso, abbiamo deciso in famiglia di passare la giornata successiva a Lucca Comics and Games. Personalmente, lo confesso, son partito solo che si tratta di una manifestazione popolarissima su fumetti, videogiochi, cosplay e argomenti collegati, che si tiene a Lucca, cioè praticamente niente, nemmeno a livello logistico. Sono molto contento di esserci stato perché per noi è stata comunque una bellissima giornata e ci siamo divertiti davvero, nonostante quello che sto per raccontare. Però, secondo me la cosa ormai è sfuggita di mano, sia agli organizzatori che al Comune di Lucca e agli altri enti pubblici interessati (ferrovie, trasporti locali eccetera). Quindi consiglio a tutti di pensarci due volte prima di andarci l’anno prossimo, verificando quanto segue.

Chi paga e quanto

Ingresso in città gratuito, ingresso ai vari stand sparsi per la città sedici Euro? Non lo capisco. Ieri pomeriggio, quasi tutti quelli che hanno pagato sedici Euro hanno ricevuto in cambio praticamente niente, perché:

  • per spostarsi da uno stand all’altro si perde una quantità enorme di tempo, proprio perché rallentati da decine di migliaia di non paganti (pare fossimo centomila) e comunque
  • a certi stand (tipo quello WB) c’era almeno mezz’ora di fila per entrare
  • in altri, tipo quello Panini, c’era una tale calca che non sono letteralmente riuscito a vedere quello che c’era esposto in alcuni banchi.

Insomma, chi ha pagato perché voleva accedere a certi eventi c’è riuscito solo in (spesso piccola) parte semplicemente per dove erano quegli stand e per tutti gli altri non paganti che li circondavano. In teoria, per evitare tutto questo si potrebbe allungare la durata dell’evento, oppure (cosa che a me pare più giusta) far pagare 45 Euro a tutti quelli che vogliano entrare nelle mura, stand o no. In pratica, non ho idea se quelle proposte siano realizzabili, ma per ritrovarsi come ho appena spiegato non mi pare che valesse la pena di spendere sedici Euro.

Sicurezza

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La foto qui sopra è stata scattata ieri (1 novembre 2014) alle 16:39 in Via Vittorio Veneto, altezza Piazza Napoleone. Folla che davvero se tiri uno spillo per aria non arriva a terra, pressata da ambulanza contro (alle mie spalle mentre scattavo) un furgoncino della Nettezza Urbana. Fortunatamente non è successo nulla, ma di nuovo: se una cosa è talmente interessante che vogliono vederla 180mila persone, forse è il caso di farla dove le strade sono più larghe, o di spalmarla su più giorni. Così, è pericoloso.

Trasporti locali

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Sono arrivato al casello Firenze Nord alle 9:30. Da lì a quello di Capannori (uscita consigliata per Lucca Comics) via A11, un’ora e un quarto, proprio per la quantità di gente che andava a Lucca. Il primo parcheggio dopo il casello era già pieno, quindi siamo arrivati a passo d’uomo a quello di piazza Aldo Moro a Capannori. Da lì avremmo dovuto raggiungere Lucca con il sistema di navette che, dicono qui, “dopo qualche criticità al mattino, ha funzionato”. Mica vero. Non c’è dubbio che senza sarebbe andata molto peggio, ma pure così:

  • a mezzogiorno i bigliettai in piazza Moro a Capannori spiegavano che le navette erano completamente bloccate dal traffico, in termini tali che a noi ed altri hanno fatto concludere “OK, è una bella giornata, facciamoci questi 56 km a piedi perché arriveremo comunque molto prima” (*)
  • alle 18:30 alla Stazione c’era già il caos. Da quel che ho visto (vedi foto), se davvero se la sono cavata solo con “grossi disagi” è andata di lusso
  • negli stessi momenti NESSUNO dei non pochi vigili urbani, staff del Festival (quelli con le felpe rosse), personale della Protezione Civile o delle ambulanze, autisti di pullman, baristi vari eccetera a cui, fra via Vittorio Veneto e la stazione, ho chiesto dove prendere la navetta per Capannori sapeva rispondere (qualcuno “non sapevo nemmeno ci fossero le navette”)

  • siamo arrivati a quel capolinea, a Porta Elisa, intorno alle 19, praticamente per esclusione. Anche lì un caos, certo non voluto, ma di fatto provocato dalla semplice mancanza di qualsiasi organizzazione, anche sulle cose più elementari, vedi sotto

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Un unico marciapiede, senza nè corridoi di transenne per aspettare ordinatamente in fila a zig zag tipo aeroporto, nè ALCUN segno, fosse pure di cartone, che dicesse “per Capannori aspettare qui, per Frizzone qua”? Cos’altro poteva succedere, se non:

  • pullman per la stessa destinazione che ogni volta si fermavano in un punto diverso
  • centinaia di persone che ogni volta camminavano appiccicate a ogni pullman in arrivo, prima che si fermasse, per leggere al buio il foglietto con la destinazione appoggiato sul cruscotto (quando c’era)
  • ogni volta una ressa, sempre pericolosa e a rischio risse, per cercare di salire

Insomma, tutto bello ma… per tornarci vorrei avere qualche garanzia che certe cose verranno gestite meglio il prossimo anno.

(*) un caro saluto al barista e tutti gli avventori del bar Laser di Capannori, soprattutto al simpaticissimo Roberto che ci ha salvato dandoci un passaggio con la sua auto!