Come funziona l'algoritmo deporta-insegnanti /img/algoritmi-vs-insegnanti.png

È da diversi giorni che cerco informazioni su come funziona il famigerato algoritmo per i trasferimenti degli insegnanti (quello che, se loro avessero chiesto di verificarne il funzionamento a tempo debito e come si deve, oggi non darebbe certi problemi).

Pubblico qui, ovviamente col suo permesso e ringraziandolo, la risposta del mio amico di Facebook Rosario Paone. Grazie in anticipo anche a chiunque abbia integrazioni, aggiunte o correzioni da fare e vorrà inserirle nei commenti:

“Per quel che si sa e per quel che ho capito, l’algoritmo della fase B funziona così: supponiamo che per una classe di concorso A037 ci siano 10 posti e 100 aspiranti. L’algoritmo prende i primi 10 aspiranti seguendo il punteggio, poi attribuisce il posto seguendo l’ordine di preferenza.

Esempio pratico: tre docenti A (punteggio 10), B (punteggio 5),C (punteggio 4) ci sono tre posti uno a Milano, uno a Verona ed uno a Bari. A ha messo come preferenze prima Bari, poi Milano, poi Verona, B invece Bari-Verona-Milano, C invece Verona-Bari-Milano. Il sistema li prende tutti e tre e poi destina C a Verona, A a Bari e B a Milano. Come puoi vedere anche l’ultimo è stato accontentato, anzi lui (l’ultimo) ha avuto la prima preferenza, il primo pure, il secondo invece la terza.

Il problema è più complesso perché A,B,C potrebbero essere in più graduatorie ed in questo caso non si capisce come funzioni, ma credo che la preferenza venga privilegiata, se ad esempio C trova una prima preferenza in altra classe di concorso gli viene assegnata ed il sistema libera il posto e riprocede con le nomine, continua così fino all’esaurimento di post ed aspiranti.

È un algoritmo ricorsivo abbastanza semplice. Bisognerebbe sapere se nel ricalcolare per altra classe di concorso rimette tutti in discussione, da quanto letto sembra di no.

Nella fase C invece prima accontenta tutte le prime preferenze, poi procede come nella fase B.”