Ad aprile 2008, dopo le elezioni politiche e prima dei ballottaggi a Roma, vidi sul sito di un noto blogger di sinistra un commento che mi piacque talmente da farmene una copia su file, poichè mi sembrava una diagnosi molto chiara e concisa di qualcosa che non andava in Italia.
Appena ho ritrovato quel file, ho realizzato che la pagina da cui l’avevo copiato non è più online. Oggi mezza Italia sta su Facebook e pare che il quorum ai referendum si sia raggiunto proprio grazie alla Rete, cioè che le cose siano notevolmente migliorate rispetto a quei commenti del 2008.
- Traduco il riassunto di uno studio intitolato “Le auto sono il nuovo tabacco?” (Are cars the new tobacco?): La salute pubblica deve continuamente rispondere a nuove minacce che riflettono piu ampi cambiamenti sociali. La salute pubblica ecologica e una disciplina che riconosce i legami fra salute umana e sostenibilita globale. Noi sosteniamo che i danni causati dalla dipendenza dalle auto private sono un buon esempio di questi legami. Metodo dello studio: in questo studio presentiamo: dati di routine e letteratura disponibile sugli effetti dell’uso di auto private sulla salute, attivita della lobby automobilistica e fattori alla base della dipendenza dall’auto.
- Immigrazione, rifiuti e inquinamento: tre enormi problemi dell’Italia di oggi. Mentre maggioranza e opposizione propongono soluzioni spesso molto simili, qualcun altro forse sta “risolvendo” quei problemi per loro, a modo suo ovviamente: Dicembre 2010: Immigrati, ne arrivano sempre di meno: e la crisi italiana a respingerne oltre 100 mila (non piu cosi oggi, forse, ma solo per una serie di guerre e rivoluzioni in Africa) Giugno 2011: Produciamo meno pattume. Ma per la crisi Gli ultimi dati disponibili, relativi al 2008 e riferiscono di un calo dello 0,22%.
- L’ultimo articolo del Fatto Quotidiano sull’abolizione delle province inizia cosi: Eliminare le Province ? No, accorpare i Comuni e azzerare le Comunità Montane. Basta analizzare quanto accade nelle province alpine, Sondrio ad esempio: 220 km da un capo all'altro della valle, 240 km dai paesi più distanti per raggiungere Milano, sono sufficienti per giustificare la continuità di un ente intermedio. Sufficienti un accidente. Quei numeri sono sufficienti per giustificare, per esempio:
- Leggo, come tutti, tanti annunci che siamo in crisi economica terminale, che non dobbiamo “fare la fine della Grecia”, che dobbiamo fare immensi sacrifici e tagliare immensi sprechi. Poi, ovviamente, su quali sono gli sprechi e come tagliarli ci sono milioni di opinioni. C’e chi vuole cancellare tutti o quasi i servizi pubblici, chi l’evasione fiscale, chi la burocrazia (vedi ad esempio i suggerimenti sull’argomento di Jacopo Fo. Io non ho certo una risposta completa su come uscire dalla crisi.
- Qualche dato recente da Jacopo Fo che prova la mia convinzione che il nostro settore edilizio avrebbe comunque da fare a volonta anche senza costruire nuovi edifici in qualunque angolo libero: Sarebbe un affare colossale tagliare almeno del 50% i costi di riscaldamento. E vorrebbe dire isolare almeno 10 milioni di tetti, sostituire centinaia di milioni di finestre, rivestire con un cappotto termico miliardi di metri quadrati di muri. Il risparmio che otterremmo e talmente grande che potrebbe remunerare ampiamente chi finanzia questi interventi di efficienza energetica e, rateizzando la spesa, si otterrebbe da subito un guadagno notevole….
In America sono preoccupati, perché…
Il 6 e 7 agosto in 331 spiagge italiane verranno distribuiti, per la campagna Marevivo, posacenere portatili e gadget vari per preservare il litorale. Spero vivamente che serva a qualcosa.
- In realta il curriculum non dovete dimenticarlo affatto, nel senso oggi e ancora piu importante di una volta sapere, saper fare e farlo sapere. Pero, non sorprendetevi se fra poco anche in Italia arrivera la moda di cui parla questo articolo: lei vuole un lavoro nella nostra azienda? Allora per favore firmi qui per la privacy e qui per il consenso al social media background check. Il check in questione e un’analisi di quello che scrivete e pubblicate su Facebook, Twitter, Flickr, YouTube eccetera.
- Lo sapevo gia, ma oggi l’ho trovato spiegato in modo succinto, semplice e inattaccabile, insieme a un monito, da Rebecca MacKinnon: "è ora di piantarla di sprecare tempo a discutere se Internet aiuta di più i o buoni o i cattivi. Internet aiuta tutti quelli che sanno usarla meglio a raggiungere i loro obiettivi, quali che siano." L’altro punto forte dell’articolo, cioe il monito, e questo: "non possiamo assumere che Internet si svilupperà a favore dei cittadini senza una pressione forte e continua dell'opinione pubblica, che assicuri che governi e tecnologia siano davvero al servizio delle persone, anziché il contrario"